Restauro di Porta Altinate, una delle principali porte medievali della città di Padova.

Porta Altinate - Padova - dopo il restauro di Francesca Lazzarotti

L’intervento di Restauro di Porta Altinate ha riguardato la manutenzione straordinaria della copertura e la pulitura delle facciate: è stato consolidato il paramento murario e sono state ripristinate le porzioni mancati di muratura.

Foto del Restauro di porta Altinate Padova (PD)

Storia di Porta Altinate

La Porta Altinate o Porta di Ponte Altinà era uno dei quattro accessi “regales” che si aprivano sulle mura comunali di Padova.

La porta si innalza sulla prima pila del romano Ponte Altinate – ora non visibile – che attraversa il Naviglio Interno interrato negli anni sessanta dello scorso secolo per lasciare spazio alla via Riviera dei Ponti Romani.

La porta ed il ponte (e pure la seguente contrada) traggono il nome da Altino, la città verso cui si dirigeva la strada a cui davano accesso. Ora la porta è un frequentato passaggio pedonale verso la piazza dei Noli, ora Garibaldi.

Porta Altinate vista dalla piazza dei Noli, ora Garibaldi

La costruzione, forse del XII secolo – sono state proposte datazioni più antiche – fu espugnata e data alle fiamme nel 1256 dai crociati che combattevano contro Ezzelino III da Romano (il fatto è ricordato in una lapide di Carlo Leoni) e poi ripristinata nel 1286.

La porta è composta da una sorta di arco trionfale innalzato in pietra – l’arcata esterna è decorata ad imitazioni degli accessi antichi – sovrastato da un torrione in cotto, ora privo della parte superiore, scomparsa già nel XVII secolo.

Sotto la porta, sulla destra, sta il Monumento ad Alvise Pisani che fu Capitano di Padova dal 1686 al 1687 e poi Doge della Repubblica di Venezia.

Il monumento in stile barocco fu commissionato dal Collegio degli Studenti Artisti dello Studio Patavino (da notare il leone marciano scalpellato in età napoleonica).

Le mura che si dipanano ai lati sono i brevi tratti della cinta comunale risparmiati dalle demolizioni attuate tra gli anni sessanta e settanta del Novecento.

Intervento di restauro di Porta Altinate

Restauro di Porta Altinate – Il portale e il Monumento ad Alvise si presentavano in pessime condizioni di conservazione, caratterizzata da diffuse croste nere, erosione, scagliatura, perdita di materiale e fratture; infine diffuso deposito di polveri su tutta la superficie; sulla facciata destra del sottoarco era visibile uno stemma di colore rosso.

Le fasi che hanno interessato l’intervento di restauro degli elementi lapidei:

Lavori di restauro di Porta Altinate

  • 1 Trattamento con biocidain adeguata percentuale diluito in acqua pura e nebulizzato a bassa pressione, per eliminare la patina biologica infestante.
  • 2 Lavaggio delle superfici con acqua pura a bassa pressione ad eliminare la soluzione biocida in eccesso oltre che altre impurità.
  • 3 Impacchi localizzati di carbonato d’ammonio in soluzione acquosa per il trattamento di croste nere e successiva spazzolatura.
  • 4 Risciacquo delle superfici con acqua pura a bassa pressione.
  • 5 Consolidamenti mediante prodotto specifico applicato a pennello e iniettato a siringhe in corrispondenza di elementi disgregati.
  • 6 Stuccature di fratture eseguite tramite malta a base di calce idraulica naturale priva di Sali, similare alla colorazione e alla granulometria della pietra limitrofa.
  • 7 Ricostruzioni di mancanze mediante incollaggi e imperniature e successiva stuccatura con malta similare sia per colore che per granulometria alle originali.
  • 8 Velature a calce per il raccordo con il colore del materiale originale.
  • 9 Applicazione di protettivo idrorepellente   per la protezione del monumento.
  • 10 Ripresa pittorica ad acquarello dello stemma dipinto

Lavorazioni Restauro Cat.  OG2 e OS2-A 

Il lavoro è stato aggiudicato a Francesca Lazzarotti restauri, a seguito di gara emessa dal Comune di Padova.

Inizio lavori: Maggio 2020
Fine lavori: Ottobre 2020

Restauro di Porta Altinate: Il mattino di Padova

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