Restauro e risanamento conservativo dell’Abbazia di Santa Maria Assunta dell’Accola, L’abbazia trecentesca è una piccola chiesa che si trova lungo la provinciale che da Borghetto di Vara porta a Brugnato. l’Accola costituisce una enclave brugnatese nel territorio di Borghetto, perché ancora oggi dipende dal capitolo dei canonici dell’ex città vescovile. «Venne costruita in un punto di controllo, dove il fiume Vara si allarga e quindi probabilmente lì c’era il guado». Di certo nel secolo scorso la piccola chiesa fu utilizzata persino come quartier generale delle truppe naziste in ritirata. Ma la sua storia è molto antica, come testimoniano anche le tombe trovate sotto la pavimentazione.

Abbazia di Santa Maria Assunta dell’Accola - Borghetto di Vara (SP)

Il nome Accola è un termine di origine medievale che pare rimandare a quel tipo particolare di contratto agrario chiamato “investitura ad àccola”. La chiesa, di probabile fondazione tardo trecentesca, andò ad occupare il sito di una curtis, un centro di amministrazione fondiaria attestato in età carolingia, al quale nel tempo venne forse annesso un edificio religioso non ancora del tutto indagato, di cui restano tracce sotto quello attuale.

Restauro e risanamento conservativo dell’Abbazia

L’intervento che si è appena concluso è riuscito a mitigare il rischio sismico, conservando l’immobile e mettendolo al riparo dalle infiltrazioni che derivavano dalle tombe e dal tetto in amianto, rimosso, del vicino cimitero. Sono stati realizzati anche adeguati lavori all’interno, per mettere in sicurezza i dipinti trecenteschi che rischiavano di andare persi.

Il progetto è stato curato da Augusto Marchioni, Camilla Marchioni e Andrea Aquisgrana, con il contributo scientifico di Caterina Lupi che ha fatto una tesi di laurea proprio sull’Accola.

Direttore lavori Enrico Vatteroni, Rup Anna Ciurlo, mentre la soprintendenza archeologica è stata curata da Manuela Salvitti. L’impresa che è intervenuta è la Francesca Lazzarotti Restauri

Abbazia di Santa Maria Assunta dell’Accola – Borghetto di Vara (SP)

Intervento di restauro e consolidamento dell’Abbazia di Santa Maria Assunta dell’Accola

L’intervento ha riguardato lo smontaggio della copertura, il consolidamento della volta a botte tramite fasce in fibra di carbonio ed in seguito il rifacimento della copertura con sostituzione dell’orditura lignea e del manto in cotto. Sono stati eseguiti interventi volti ad eliminare meccanismi di crollo, oltre al consolidamento della volta, l’inserimento di nuove catene, il collegamento delle travi principali in corrispondenza degli arconi traversi e alle facciate trasversali e la posa in opera del doppio tavolato ligneo.

Di seguito le fasi che hanno interessato l’intervento:

1_Smontaggio del manto di copertura in cotto e dell’orditura lignea e verifica dello stato di manutenzione degli elementi, in base al quale è stato escluso il loro riutilizzo.

2_Pulitura della schiena della volta a botte.

3_Consolidamento della volta in estradosso mediante inserimento di fasce di fibra di carbonio posate su letto di malta di calce idraulica per la regolarizzazione della superficie di applicazione, successivo inghisaggio mediante connettori in fibra di vetro.

4_Inserimento di catene in corrispondenza delle murature perimetrali e dei due arconi trasversali.

5_Rifacimento della copertura: posa di nuova orditura lignea, costituita da travi, travetti e doppio tavolato incrociato, collegamento delle teste delle travi principali ai paramenti delle facciate principale e absidale tramite piastra in acciaio; messa in opera di strato isolante; posa di nuovo manto di copertura in cotto e di doppie lastre in ardesia in corrispondenza della linea di gronda.

Di seguito le fasi che hanno interessato l’intervento di restauro dei paramenti:

1_ Trattamento con biocida in adeguata percentuale diluito in acqua pura e nebulizzato a bassa pressione, per eliminare la patina biologica infestante.

2_ Lavaggio del paramento murario con acqua pura a bassa pressione ad eliminare la soluzione biocida in eccesso oltre che altre impurità.

3_ Riempimento in profondità delle giunture delle pietre con malta simile all’originale

4_ Spazzolatura delle stuccature con spazzole di saggina ed ottone ed asportazione dei residui di stuccatura con mezzi meccanici.

5_ Conservazione malte esistenti in porzioni delle murature mediante consolidamento con acqua di calce, in particolare facciate sud-ovest, la principale, e sud-est

6_Consolidamento strutturale eseguito tramite iniezioni a caduta di boiacca attraverso fori 25/30 mm eseguiti ogni 2 mq.

7_ Consolidamenti di sollevamenti e distacchi dell’intonaco originale mediante iniezioni a base di calce (PLM), eseguite con ausilio di siringhe con applicazione a bassa pressione.

8_ Stuccature di micro e marco fessurazioni eseguite tramite malta a base di calce compatibile sia per colore che per granulometria.

Di seguito le fasi che hanno interessato l’intervento sulle tombe:

1_Rimozione amianto

2_Sostituzione delle coperture esistenti con posa in opera di nuovo manto in ardesia

INTERVENTO DI RESTAURO E CONSOLIDAMENTO DELLA FACCIATA PRINCIPALE

La facciata principale presentava lacerti di intonaco originale novecentesco in fase di distacco, oltre a depositi superficiali.

Di seguito le fasi che hanno interessato l’intervento di restauro del paramento:

1_ Trattamento con biocida in adeguata percentuale diluito in acqua pura e nebulizzato a bassa pressione, per eliminare la patina biologica infestante.

2_ Lavaggio del paramento murario con acqua pura a bassa pressione ad eliminare la soluzione biocida in eccesso oltre che altre impurità.

3_ Consolidamenti di sollevamenti e distacchi dell’intonaco originale mediante iniezioni a base di calce (PLM), eseguite con ausilio di siringhe con applicazione a bassa pressione, sulla facciata sud-ovest.

4_ Stuccature di micro e marco fessurazioni eseguite tramite malta a base di calce compatibile sia per colore che per granulometria, sulla facciata sud-ovest.

5_ Reintegrazione sottolivello di mancanze di intonaco eseguite tramite impasto a base di grassello di calce, sabbia e polvere di marmo di granulometria e colore similare all’originale, in particolare facciate sud-ovest, la principale, e sud-est.

6_ Velature a calce per il raccordo con il colore del materiale originale, in particolare facciate sud-ovest, la principale, e sud-est

7_Rifacimento cornici marcapiano

8_Sostituzione ardesie di coronamento

9_Restauro del portone di ingresso

Lavorazioni Restauro Cat.  OG2 e OS2-A 

“Interventi di restauro urbano su immobili vincolati”

Inizio lavori: febbraio 2020
Fine lavori: dicembre 2020

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